Aree di intervento

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“Una famiglia è un posto in cui le anime vengono a contatto tra loro. Se si amano a vicenda, la casa sarà bella come un giardino di fiori. Ma se le anime perdono l’armonia tra loro, sarà come se una tempesta.”
(Buddha)

La terapia familiare è quel tipo di terapia psicologica che si base su due elementi fondamentali: il “sistema” (cioè l’insieme dei membri della famiglia) che il terapeuta prende in esame e le “relazioni” tra i componenti di quel sistema.

Questo modello di intervento si è affermato a partire dagli anni cinquanta prima negli Stati Uniti e in seguito in Europa. All’interno di questa cornice teorica i sintomi e il disagio del singolo individuo, oltre ad esprimere in maniera metaforica il conflitto psichico soggettivo, acquisiscono quindi una funzione precisa all’interno del sistema relazionale all’interno del quale si manifestano. Il comportamento sintomatico di uno dei membri segnala alla famiglia l’esistenza di un disagio diffuso e, nello stesso tempo, accentra su di sé tutte le preoccupazioni degli altri componenti famigliari.

Milton Erikson ha osservato come il sistema famiglia attraversa nella sua storia diverse fasi del “ciclo vitale” (che rappresenta le tappe dei vari stadi evolutivi attraversati dalla famiglia, ad esempio l’uscita di casa dei figli, il decesso di un genitore,la nascita di un figlio…). Si presuppone quindi che ogni famiglia evolva nella sua storia attraverso il confronto con alcuni eventi nodali che provocano la disorganizzazione (crisi) e la riorganizzazione del sistema stesso e implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo per poter passare ad una fase successiva.

I diversi eventi con cui il sistema famiglia può venire a contatto vengono suddivisi in paranormativi e normativi: i primi riguardano tutti gli eventi che possono capitare nel ciclo vitale di una famiglia ma non possono essere previsti (morte di un figlio, un grave incidente…); i secondi rappresentano tutti quegli eventi che accadono normalmente e possono essere previsti.

La terapia famigliare interviene attraverso varie tecniche di lavoro sulle famiglie e opera attraverso quattro aspetti principali:

  • costruire attraverso il genogramma la storia trigenerazionale della famiglia (nonni-genitori e figli);
  • comprendere l’organizzazione relazionale e comunicativa presente nella famiglia;
  • evidenziare la funzione del sintomo nell’equilibrio famigliare;
  • individuare la fase del ciclo vitale presente al momento della terapia.

Le situazioni che si prestano a questo tipo di approccio sono numerose, ad esempio:

  • problemi con bambini piccoli (enuresi, difficoltà scolastiche, balbuzie…)
  • problemi con adolescenti (difficoltà scolastiche, disturbi alimentari, problemi relazionali…)
  • problemi di coppia
  • problematiche legate alle nuove costituzioni famigliari (famiglie allargate, famiglie ricomposte, separazioni e divorzio)
  • difficoltà legate alle fasi del ciclo vitale (lutti, uscite dei figli dal nucleo familiare…)

Dott.ssa Giorgia Eva Guenzi

Psicologa Psicoterapeuta

p.iva 10687530013

c.f. GNZGGV76R46I819K

iscr. Albo Psicologi del Piemonte N.3722 del 29/06/2003

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